martedì 27 novembre 2012

RIFLESSIONI PRIMARIE

La vittoria politica di Bersani non può misurarsi in un confronto televisivo. Al mio partito ho sempre chiesto di crescere e di allargare il consenso nei veri luoghi dove nascono e si sviluppano le relazioni umane: nelle sezioni di partito, nei villaggi di campagna, nei bar di periferia, nei circoli culturali, nelle parrocchie, nelle piazze, nei cortili, nei luoghi dove si respira la storia e la cultura e dove sorgono i nostri monumenti, lì dove nascono i bisogni e si scambiano sane emozioni, attraverso gesti e linguaggi che non sono quelli dei media, e dove il tempo della partecipazione, non è scandito dalla retorica delle primarie. E' riscoprendo il senso di questa comunità, che custodisce I suoi paesaggi naturali insieme alle vecchie usanze e tradizioni popolari, che gli individui e i nuclei familiari supereranno la crisi morale ed economica del nostro tempo. La mia battaglia politica sinistra è orientata affinchè questi luoghi e queste identità possano continuare a esistere e Pierluigi Bersani mi ha dato qualche segnale in più che va verso questa direzione.

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