lunedì 14 ottobre 2013

BREVE RIFLESSIONE DI ALCUNI GIOVANI DEL PD DI MESSINA

Mercoledì 9 Ottobre 2013, ci siamo riuniti presso la sede del Circolo Pippo Spadaro per l'iscrizione al Partito Democratico all'anno 2013; lo abbiamo fatto con forte convinzione e motivazione perché crediamo che il nostro partito, malgrado i suoi difetti e le sue contraddizioni, possa costituire ancora uno spazio di confronto e di partecipazione politica per quella parte della società italiana che si riconosce nei valori della sinistra e si impegna in battaglie politiche concrete: per il lavoro, per la salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio storico-culturale, per l'affermazione di quei diritti sociali spesso negati alle fasce di popolazione più debole e con un programma ambizioso di rafforzamento della democrazia internazionale e la conquista di nuovi diritti, come quelli sul tema dell'immigrazione e delle libertà individuali.

La difficile situazione economica nazionale e internazionale suscita in noi un sentimento ormai comune a tutti: rabbia e indignazione. Viviamo in un territorio dove di questa crisi economica e sociale si percepiscono le manifestazioni più clamorose; l'iscrizione al Partito Democratico di Messina è una prima risposta a questo nostro malcontento e rappresenta per noi la possibilità di esprimerci politicamente in una forma più organizzata, capace di produrre quell'energia programmatica e di proposta utile a indirizzare e influenzare continuamente l'azione degli eletti nelle Istituzioni locali e nazionali.
La partecipazione alla vita politica e associativa a Messina sicuramente non manca e lo dimostrano le numerose associazioni e movimenti: nuove soggettività politiche che prendono forma attraverso iniziative tematiche e circoscritte a un piccolo territorio e si organizzano ispirandosi ai modelli dei partiti tradizionali. I partiti di sinistra in questi anni, per responsabilità di una parte consistente della dirigenza, sono stati incapaci di interpretare e in certi casi hanno ostacolato, movimenti ampi di partecipazione e di dialettica democratica interna: si è sottovalutato tutto ciò che è vivo e dinamico nella società, errori di analisi che ci allontanano dall'essere rappresentativi e dal migliorare la qualità e la comunicazione delle decisioni politiche, alle quali il Pd siciliano difficilmente arriva e quando ci arriva sono solo insuccessi (vedi le ultime assemblee e direzioni).
Sulla questione dei circoli a Messina, condividiamo lo spirito che anima la proposta di riduzione del numero presentata dall'Onorevole segretario-commissario Lupo e sostenuta dai renziani, purché abbia come obiettivo quello di individuare e annullare quelli che sono stati soltanto speculari alla conta delle tessere, successivamente di preservare quelle realtà come la nostra, che insieme ad altri pochi circoli sparsi in città, sono stati e sono tutt'ora rari esempi di attivismo che riteniamo possano costituire i luoghi più favorevoli per il rinnovamento della dirigenza del PD messinese.
Le risse e le espulsioni oggi non servono a nulla, ma per l'appuntamento congressuale cerchiamo di immaginare e lavorare alla costruzione di un partito vero, con una forte identità e quindi riconoscibilità tra gli elettori: attivando un processo continuo e virtuoso che faccia vivere democraticamente le molteplici soggettività interne, solo così si potrà uscire dalla confusione creatasi dalla mancata vittoria delle elezioni nazionali e dal disastro delle elezioni amministrative. E' da questa breve riflessione che vogliamo far ripartire il nostro cammino nel Partito Democratico.


Messina, 09/10/2013



Ivan Mirko Stanislao Tornesi

Gabriele Quattrocchi

Domenico Restuccia

Eugenio Enea