lunedì 29 aprile 2019

FESTA DELLA LIBERAZIONE

Il 25 Aprile 2019 ho affidato a un post su Facebook una breve riflessione sul valore e il senso della Festa della Liberazione. Il post era diretto a un noto personaggio della mia città a favore dell'eliminazione della giornata festiva. Ve lo riporto anche qui di seguito.

''Ogni anno assistiamo al tentativo di mortificare il valore e il senso della Festa della Liberazione. L’Architetto Nino Principato, persona che solitamente apprezzo per i suoi post sulla storia locale messinese, ha addirittura proposto l’eliminazione di questa festa nazionale.
A lui e ai tantissimi messinesi che hanno condiviso il suo pensiero, voglio dire che senza la ''Liberazione'' i miei due nonni non sarebbero tornati vivi da quella guerra e non avrebbero avuto la libertà di raccontare: quello paterno il suo ritorno a piedi dopo aver attraversato tutta l'Italia in fuga dai tedeschi e dai collaborazionisti e quello materno della prigionia nei campi di lavoro in Germania. E con la Liberazione tornarono in libertà personalità come Umberto Fiore, che contribuirono alla ricostruzione civile e democratica della nostra città e dell’intera nazione.
Non è con una visione ideologica con cui bisogna confrontarsi, ma con una storia di uomini semplici che scelsero da che parte schierarsi: da una parte c'erano quelli che li avevano ridotti in quello stato di guerra e continuavano a invocare il ritorno al regime, dall’altra chi invece coltivava nuove aspirazioni e sogni di libertà e democrazia.
Calvino nella prefazione per l’edizione del 1964 de ‘’I sentieri dei nidi di ragno’’ scrisse:
‘’Primo fronte: a poco più d'un anno dalla Liberazione già la « rispettabilità ben pensante » era in piena riscossa, e approfittava d'ogni aspetto contingente di quell'epoca - gli sbandamenti della gioventù postbellica, la recrudescenza della delinquenza, la difficoltà di stabilire una nuova legalità -per esclamare: « Ecco, noi l'avevamo sempre detto, questi partigiani, tutti cosi, non ci vengano a parlare di Resistenza, sappiamo bene che razza d'ideali... » Fu in questo clima che io scrissi il mio libro, con cui intendevo paradossalmente rispondere ai ben pensanti: * D'accordo, farò come se aveste ragione voi, non rappresenterò i migliori partigiani, ma i peggiori possibili, metterò al centro del mio romanzo un reparto tatto composto di tipi un po' storti. Ebbene: cosa cambia? Anche in chi si è gettato nella lotta senza un chiaro perché, ha agito un'elementare spinta di riscatto umano, una spinta che li ha resi centomila volte migliori di voi, che li ha fatti diventare forze storiche attive quali voi non potrete mai sognarvi di essere! »
Buona Festa di Liberazione a tutti!''

lunedì 14 ottobre 2013

BREVE RIFLESSIONE DI ALCUNI GIOVANI DEL PD DI MESSINA

Mercoledì 9 Ottobre 2013, ci siamo riuniti presso la sede del Circolo Pippo Spadaro per l'iscrizione al Partito Democratico all'anno 2013; lo abbiamo fatto con forte convinzione e motivazione perché crediamo che il nostro partito, malgrado i suoi difetti e le sue contraddizioni, possa costituire ancora uno spazio di confronto e di partecipazione politica per quella parte della società italiana che si riconosce nei valori della sinistra e si impegna in battaglie politiche concrete: per il lavoro, per la salvaguardia dell'ambiente e del patrimonio storico-culturale, per l'affermazione di quei diritti sociali spesso negati alle fasce di popolazione più debole e con un programma ambizioso di rafforzamento della democrazia internazionale e la conquista di nuovi diritti, come quelli sul tema dell'immigrazione e delle libertà individuali.

La difficile situazione economica nazionale e internazionale suscita in noi un sentimento ormai comune a tutti: rabbia e indignazione. Viviamo in un territorio dove di questa crisi economica e sociale si percepiscono le manifestazioni più clamorose; l'iscrizione al Partito Democratico di Messina è una prima risposta a questo nostro malcontento e rappresenta per noi la possibilità di esprimerci politicamente in una forma più organizzata, capace di produrre quell'energia programmatica e di proposta utile a indirizzare e influenzare continuamente l'azione degli eletti nelle Istituzioni locali e nazionali.
La partecipazione alla vita politica e associativa a Messina sicuramente non manca e lo dimostrano le numerose associazioni e movimenti: nuove soggettività politiche che prendono forma attraverso iniziative tematiche e circoscritte a un piccolo territorio e si organizzano ispirandosi ai modelli dei partiti tradizionali. I partiti di sinistra in questi anni, per responsabilità di una parte consistente della dirigenza, sono stati incapaci di interpretare e in certi casi hanno ostacolato, movimenti ampi di partecipazione e di dialettica democratica interna: si è sottovalutato tutto ciò che è vivo e dinamico nella società, errori di analisi che ci allontanano dall'essere rappresentativi e dal migliorare la qualità e la comunicazione delle decisioni politiche, alle quali il Pd siciliano difficilmente arriva e quando ci arriva sono solo insuccessi (vedi le ultime assemblee e direzioni).
Sulla questione dei circoli a Messina, condividiamo lo spirito che anima la proposta di riduzione del numero presentata dall'Onorevole segretario-commissario Lupo e sostenuta dai renziani, purché abbia come obiettivo quello di individuare e annullare quelli che sono stati soltanto speculari alla conta delle tessere, successivamente di preservare quelle realtà come la nostra, che insieme ad altri pochi circoli sparsi in città, sono stati e sono tutt'ora rari esempi di attivismo che riteniamo possano costituire i luoghi più favorevoli per il rinnovamento della dirigenza del PD messinese.
Le risse e le espulsioni oggi non servono a nulla, ma per l'appuntamento congressuale cerchiamo di immaginare e lavorare alla costruzione di un partito vero, con una forte identità e quindi riconoscibilità tra gli elettori: attivando un processo continuo e virtuoso che faccia vivere democraticamente le molteplici soggettività interne, solo così si potrà uscire dalla confusione creatasi dalla mancata vittoria delle elezioni nazionali e dal disastro delle elezioni amministrative. E' da questa breve riflessione che vogliamo far ripartire il nostro cammino nel Partito Democratico.


Messina, 09/10/2013



Ivan Mirko Stanislao Tornesi

Gabriele Quattrocchi

Domenico Restuccia

Eugenio Enea

lunedì 13 maggio 2013

UN NUOVO PARTITO DI SINISTRA PUO' RINASCERE DAI TERRITORI E DALL'AZIONE POPOLARE

Difficile commentare l'elezione di Epifani perchè non conosco le dinamiche che hanno portato a questa scelta e neanche l'idea di partito che ha in mente, l'unica cosa che percepisco è che si tratta di un traghettatore verso un approdo al momento sconosciuto e, una volta individuato il molo, c'è il rischio che non rimanga più nessuno ad accogliere la nave della dirigenza. Da qualche anno sulla terraferma si immagina un nuovo soggetto politico, che da federazione di correnti si trasformi in federazione dei territori, dove le unità organizzative di base non saranno più rappresentate dai circoli territoriali (in molti casi esistenti solo sulla carta, vedi Messina), ma dai numerosi comitati e associazioni che hanno dato vita a forme di piena partecipazione e lotta per la difesa di beni e valori comuni: realtà sociali che, attraverso l'azione popolare, per citare l'ultimo libro di Salvatore Settis, sono già I protagonisti effettivi della politica locale e si candidano ad esserlo per quella nazionale e globale. Si potrà ripartire ''umilmente'' da queste esperienze.

venerdì 15 marzo 2013

ELEZIONI AMMINISTRATIVE MESSINA 2013: CENTROSINISTRA E PRIMARIE PER IL SINDACO

D'accordo sul metodo delle primarie per la scelta del candidato Sindaco per le elezioni comunali di Messina, a patto che non si trasformino in un meccanismo che porta a una competizione selvaggia che non produce crescita politica della coalizione: l'attuale frammentazione e disgregazione nella stessa base dei partiti e nella cosiddetta ''società civile'', non fanno ben sperare. Militanti di partiti e cittadini, espressione di quella parte della società messinese esclusa, solidarizzino, cooperino, abbiano il coraggio di misurarsi su un terreno di dialogo e confronto su basi culturali e programmatiche comuni, evitando di dividersi in candidature autoreferenziali che si perdono nei paradossi e nelle contraddizioni. La politica italiana può rinnovarsi solo attraverso una rinascita delle città e del territorio, è necessario prepararsi con cura per l'appuntamento delle prossime amministrative.

giovedì 13 dicembre 2012

LA GENERAZIONE INGANNATA

Prendo spunto da quest'articolo per dire che una generazione, la mia, è costretta a conseguire certificazioni, abilitazioni, master e specializzazioni a pagamento, senza avere una conoscenza chiara delle effettive possibilità di occupazione. Al futuro governo politico bisognerà chiedere anche un'operazione verità, non creare illusioni a chi è già colpito dalla logica della speculazione sulla disperazione delle persone.
http://www.messinaora.it/joomla/universita/item/3884-lunime-chiede-2600-euro-in-unica-soluzione-per-il-tfa-lindignazione-di-chi-ha-superato-le-prove.html

mercoledì 28 novembre 2012

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELLA TRISCELE



COMUNICATO DEL 23/11/2012
 

Oggi siamo stati insieme ai lavoratori della Triscele, da giorni in presidio davanti allo stabilimento di Via Bonino; discutendo con loro, si percepiva grande rabbia e delusione, soprattutto dopo la comunicazione dell'azienda di non arrivare a presentare il Piano industriale entro il 31 dicembre, data della scadenza della cassa integrazione. Viviamo in un
paese in cui la vita delle persone è in mano a pochi speculatori con scarsa intenzione e capacità di fare impresa; a pagare sono sempre i lavoratori che, nel caso della Triscele, avevano dato una grande lezione di dignità mettendo il TFR a dispozione dell'azienda, per agevolare l'immediata ripresa dell'attività dopo la chiusura dell'Heineken. Invitiamo dunque tutta la cittadinanza a sostenere con forza la loro battaglia, per ritornare a lavorare nell'azienda che avevano contribuito a rilanciare.
 
Circolo del Partito Democratico ''Pippo Spadaro''
 

martedì 27 novembre 2012

RIFLESSIONI PRIMARIE

La vittoria politica di Bersani non può misurarsi in un confronto televisivo. Al mio partito ho sempre chiesto di crescere e di allargare il consenso nei veri luoghi dove nascono e si sviluppano le relazioni umane: nelle sezioni di partito, nei villaggi di campagna, nei bar di periferia, nei circoli culturali, nelle parrocchie, nelle piazze, nei cortili, nei luoghi dove si respira la storia e la cultura e dove sorgono i nostri monumenti, lì dove nascono i bisogni e si scambiano sane emozioni, attraverso gesti e linguaggi che non sono quelli dei media, e dove il tempo della partecipazione, non è scandito dalla retorica delle primarie. E' riscoprendo il senso di questa comunità, che custodisce I suoi paesaggi naturali insieme alle vecchie usanze e tradizioni popolari, che gli individui e i nuclei familiari supereranno la crisi morale ed economica del nostro tempo. La mia battaglia politica sinistra è orientata affinchè questi luoghi e queste identità possano continuare a esistere e Pierluigi Bersani mi ha dato qualche segnale in più che va verso questa direzione.