Il Ministro ha promesso che nel prossimo Consiglio dei Ministri
ricercherà una soluzione per svincolare i 162 milioni per Giampilieri e
San fratello. Anche il Presidente della Repubblica Napolitano ha
richiesto l’immediata messa in campo di adeguate e costanti politiche
per mettere in sicurezza il territorio ed evitare, così, che ci possano
essere disastri di così ampia portata in futuro. Di fronte al
verificarsi di questi eventi, sono sempre tempestivi gli appelli e le
dichiarazioni un pò da tutti i livelli istituzionali, ma che spesso non
si tramutano in concrete azioni sul territorio. Per fortuna, a non
spegnere la luce della nostra speranza di cambiare veramente le cose, vi
è la straordinaria mobilitazione di liberi cittadini e di associazioni,
in larga parte giovani, che non si perdono d'animo e si mettono a
disposizione con grande senso di solidarietà e civismo, alla faccia di
chi parla di rassegnazione.
Noi dell'associazione Ionio,
riteniamo che il problema del dissesto idrogeologico vada affrontato su
più fronti. Le cause di questi disastri sul nostro territorio sono note
ormai a tutti: ritardo o assenza di pulizia dei torrenti, discariche
abusive di materiale edile o di altro tipo, abbandono dei terreni,
incendi boschivi, piani di prevenzione assenti o non applicati,
cementificazione senza la consapevolezza dei rischi.
Per
affrontare in tempi brevi il problema del dissesto idrogeologico, come
spiegato anche dal capo della Protezione civile Gabrielli, occorre
tenere presente anche l'aspetto della prevenzione con l'informazione
riguardo ai rischi e alle norme di comportamento nei casi di emergenza.
E' possibile dunque, nell' attesa degli interventi strutturali i quali
implicano l'impiego di ingenti risorse e tempi lunghi (circa 400 mila
sistemi franosi censiti), mettere in campo sin da subito delle
iniziative per informare i cittadini riguardo i piani provinciali e
comunali di protezione civile in tema di rischio idrogeologico.
Un
ruolo molto importante nella diffusione delle informazioni sui piani di
protezione civile possono averlo le associazioni, le giovanili di
partito e i gruppi di liberi cittadini, attraverso l' organizzazione di
incontri e assemblee nei territori interessati da fenomeni di dissesto
idrogeologico o segnalando eventuali comportamenti illegali come la
discarica di materiale edilizio o di altro tipo nei torrenti.
Pertanto,
noi dell' Associazione Ionio, riteniamo utile e da prendere a modello,
l'iniziativa messa in campo da un gruppo di cittadini rappresentati da
Raffaella Spadaro della Federazione dei Verdi, i quali hanno organizzato
due incontri nel territorio di Mili San Marco e Mili San Pietro, una
delle zone più a rischio della zona sud, con l'obiettivo di informare i
cittadini riguardo ai piani di protezione civile per la prevenzione dei
rischi legati al dissesto idrogeologico.
E' necessario
dunque che altri incontri e altre assemblee vengano organizzate subito
nei villaggi a rischio del nostro territorio e bisogna farlo sfruttando
appunto la mobilitazione dei cittadini liberi e delle associazioni:
sentimenti di rabbia, indignazione e tristezza di questi giorni dei
cittadini della provincia messinese si devono trasformare in costante
attivismo civico sul territorio.
Associazione Ionio Messina Sud
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